Se hai fatto cappotto, hai vinto
Il Madrasso (o Magrasso) è un tradizionale gioco di carte veneziano, che viene giocato con carte regionali, solitamente quelle trevisane. Cimentati in questo gioco affascinante con un software semplice, tutto italiano e gratuito. Qualche riserva solo sul design e le opzioni di personalizzazioneIl Madrasso è caratterizzato da tutto un gergo affascinante: "far cappotto", "andar in casson", "vincer in carozza" e così via. Il gioco è avvincente e divertente e le regole non sono poi così complicate (te lo dice una che solitamente è negata con i giochi di carte). Se hai voglia di provare a giocarci, puoi scaricare questa versione gratuita e digitale, che include ben tredici mazzi diversi di carte regionali (io, che non ho mai visto le carte trevisane, ho giocato con quelle siciliane, ad esempio).
Per quanto riguarda le regole, l’ideale è studiarsele all’interno dello stesso gioco: sono spiegate in modo molto chiaro. Brevemente, posso anticiparti che somiglia molto alla Briscola e al Tresette. Si gioca in quattro, a coppie, ma purtroppo questa versione per PC non comprende la possibilità di sfidare giocatori reali. Non puoi nemmeno personalizzare i nomi dei giocatori virtuali, compreso il tuo: sarai Beppi, un simpatico vecchietto, a cui a quanto pare l’autore ha voluto dedicare il programma e la cui faccia campeggia sul tavolo di gioco.
Per il resto, Madrasso è ben fatto. Capite le regole del gioco, puoi cominciare subito: clicca sul pulsante ogni volta che ogni giocatore può buttare una carta sul tavolo, scegli che carta giocare, tenendo sempre d’occhio il seme della carta di madrasso, abbastanza visibile sull’interfaccia. La partita va avanti liscia e senza intoppi, un bloc notes registrerà i punti guadagnati a ogni mano. Vince chi raggiunge per primo il punteggio di 777 (in questo caso, in gergo, si dice che uno "si chiama fora"). È anche contemplata la possibilità di salvare la partita. E meno male, perché Madrasso è un gioco così insospettabilmente divertente che esiterai a staccartene.